San Vittore Martire Milano Arte
Sulle tracce di San Vittore Martire: la nuova gita di Milano Arte. Visita al maestoso complesso di San Vittore al Corpo e al sacello di San Vittore in ciel d’oro
“San Vittore” evoca ai milanesi non certo immagini di spiritualità come dovrebbe accadere se si prendessero alla lettera nome ed epiteto… Tutto ciò è dovuto al fatto che il celebre carcere fu costruito nell’area del convento cinquecentesco di San Vittore all’Olmo (dei padri Cappuccini), che fu completamente distrutto e che si trovava immediatamente confinante col più grande e maestoso complesso di San Vittore al Corpo, la cui storia risale ai primi secoli del Cristianesimo a Milano. Qui infatti, secondo la tradizione, venne sepolto il martire San Vittore, ma in realtà è possibile che questa denominazione (ad Corpus in latino) si riferisca alla grande necropoli suburbana sorta attorno al mausoleo imperiale dell’imperatore Massimiano, colui che scelse Milano come capitale dell’Impero. Una tradizione più consolidata vuole infatti che la sepoltura del martire fosse nel prezioso sacello di San Vittore in Ciel d’oro, oggi annesso alla Basilica di Sant’Ambrogio, presso le cui spoglie il santo arcivescovo collocò il corpo di suo fratello Satiro.
La grande venerazione dei milanesi per questo martire, un militare di origine africana appartenente alla guardia del corpo dello stesso Massimiano, era testimoniata da altre chiese, oggi distrutte, dedicate alla sua memoria: San Vittore in Carcere e San Vittore al Teatro.
Fatto sta che la grande basilica che vediamo oggi fu fatta costruire alla metà del ‘500 dai monaci olivetani, cui era stato dato l’intero complesso agli inizi di quel secolo. Oltre alla grande basilica, essi fecero costruire il convento, che oggi è stato trasformato nel Museo della Scienza e della Tecnica.
La fede, la storia e l’arte della città di Milano si concentrano in modo indissolubile in questo complesso di edifici a testimonianza del suo grande e glorioso passato.
