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Dettagli evento

di Platone

Spettacolo della Compagnia Carlo Rivolta
con Davide Grioni
regia di Nuvola de Capua
traduzione di Giovanni Reale
musica orchestrale dal vivo diretta da Alessandro Lupo Pasini
approfondimento di Giuseppe Girgenti
docente di Filosofia antica, Università San Raffaele

Alcune delle personalità di Atene si sfidano per trovare la definizione più calzante di Amore, fino a che una donna, la sacerdotessa Diotima, per bocca di Socrate, non farà luce sui misteri di Eros

«Nel Simposio il tema è Eros, l’Amore. Ognuno dei convitati, il poeta, il politico, lo scienziato, il commediografo, il tragediografo, recita e canta una lode ad Eros, come in un girotondo: “Uno scatenato, bellissimo gioco delle maschere che passano” (G. Reale). Entra in scena Socrate, con la maschera di una donna esperta in cose d’amore: Diotima. Lei, una donna, svela e rivela la scala d’amore, luminosa e solare, che eleva verso la luce del pensiero più alto. Ma l’ordine apollineo ha bisogno di Dioniso.  Con Alcibiade entra in scena la vita, così com’è, a mostrare l’amore umano: corpo e anima, ragione e follia, mortale e immortale, commedia e tragedia. È forse questo che gli amanti sentono, soffrono e vivono, ma non sanno dire. A dircelo è Socrate, il filosofo, le cui parole fanno innamorare. Forse solo lui, poeta della vita, troverà la risposta, tragica e comica, proprio come sono la vita e l’amore. La narrazione, le parti musicate e cantate, il ricordare, tutto contribuisce a creare un senso di smarrimento e di sottile vertigine in cui le cose più profonde vengono dette con leggerezza.»

(Nuvola de Capua)

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